Non è Francesco (?)
Autore:Matteo Guidi
Data: 28/08/2025

Il titolo scelto sembra riassumere tutte le frasi che si sono sentite in televisione e non solo a riguardo del nuovo pontefice Leone XIV. Alla partenza del conclave era molto forte il sentimento popolare che avrebbe voluto sul soglio pontificio un successore ideologico di Francesco I, sentimento forse spinto dal fatto che questi fosse appena morto e avesse avuto un impatto notevole sulla cristianità e soprattutto sul mondo laico, facendoci apprezzare un papa più umano dei suoi predecessori. Invece, al fatidico momento dell’ “habemus papam”, le reazioni alla vista di un papa americano e agostiniano sono state variegate: alcuni hanno storto il naso nel vedere un papa riprendere i paramenti che da sempre hanno contraddistinto il successore di Pietro (si dimentica però che Francesco I era l’eccezione alla norma in tal caso, non la norma stessa), altri hanno invece sottolineato il fatto che mancasse un saluto diretto ai fedeli presenti in piazza (era ancora nelle loro menti il famoso “fratelli e sorelle, buonasera!). Altri ancora, come il sottoscritto, si sono fermati un attimo a pensare sul modo di porsi di Leone XIV. Lungi dal cercare di capire il suo pensiero, bisognerà aspettare la sua prima produzione scritta per quello, Leone XIV rappresenta una perfetta mescolanza di elementi del papato tra contemporaneità e non. Non sarà certamente Francesco, ma Leone XIV fin da subito mostra un modo di parlare alla mano, non lesinando certo le battute. Come Francesco, Leone XIV ha deciso per il momento di portare delle scarpe che non sono le solite rosse del pontefice, ma sono delle semplici calzature. Questi e altri elementi fanno pensare che questo papa non sia la continuazione diretta di un papato certamente apprezzato dalla maggioranza dei fedeli, ma che ha creato non poche fratture fra i cardinali e l’ala conservatrice della Chiesa. Infatti, in questi primi giorni Leone XIV ha cercato spesso il rapporto con il collegio
cardinalizio, ripetendo che il carico a lui affidato è troppo gravoso per una persona e quindi dovrà essere portato grazie all’aiuto di tutti. Questa cosa è piaciuta molto ai cardinali, che si sentono introiettati in un progetto ecclesiastico che fa’ della comunione fraterna il cardine.
E’ ancora presto per formulare dei giudizi sul pontificato dell’americano Prevost ma sembra che abbia voluto con dei piccoli gesti raccontare un po’ di sé al mondo. Come detto, non sarà un Francesco II ma è giusto che sia così, perché ogni persona che viene eletta come papa deve intraprendere un proprio percorso personale in quel ruolo; Giovanni Paolo II era molto diverso da Benedetto XVI e Francesco I era diverso da ognuno di loro. Non bisogna stupirsi quindi se le speranze di vedere una copia carbone di Bergoglio sono state disattese.